LAVORO E BENESSERE

Prevenire e riconoscere il burnout nei luoghi di lavoro

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PREVENIRE LO STRESS LAVORO CORRELATO E IL BURNOUT

La continua e profonda trasformazione del mondo del lavoro, dei rapporti sociali, dei bisogni dell’utenza, ancor piu’ nelle professioni Helper, inducono adattamenti a livello organizzativo e sul piano dei comportamenti soggettivi tali da impattare sulla condizione emotiva sia collettiva che del singolo lavoratore. La buona gestione delle relazioni interpersonali diventa un fattore vincente in materia di prevenzione dei rischi di tipo psicosociale.

Tre anni di emergenza pandemica hanno accelerato i processi di trasformazione noti e i disturbi psicosociali con le relative conseguenze sulla salute dei lavoratori sono sensibilmente aumentati.

Gli effetti di questi cambiamenti sono ancora in parte da elaborare e comprendere nella loro complessità essendo in parte proiettati in un futuro sistema di attenzione e prevenzione ancora da delineare. Di certo, il clima di incertezza aumenta i livelli di stress, tanto nel lavoro quanto nella vita personale.

Il tema della prevenzione dei rischi psicosociali nel lavoro è già oggetto di obblighi e attenzioni normative: le imprese sono tenute alla valutazione periodica dello stress lavoro correlato da effettuare in modo puntuale e corretto per attuare azioni di miglioramento del contesto lavorativo mediante l’individuazione di misure e metodi atti a prevenire anche tale rischio lavorativo per la salute degli operatori. Diventa quindi urgente raccordare il quadro post pandemico con gli attuali sistemi di valutazione.

Le possibili conseguenze di un protratto livello di stress possono indurre uno stato di crescente disagio, finanche patologico quale il Burnout, più frequente tra le professioni sanitarie ed Helper. Analizzare il possibile contesto di rischio, individuare le fasi organizzative più sensibili all’insorgenza di elementi di non equilibrio, adottare le migliori soluzioni per contenerli, riconoscere i primi sintomi di un disagio personale che può degenerare, sono tutte azioni di un sistema lavoro che si guarda all’interno e che affronta con lucidità i percorsi più efficaci ai fini preventivi.

FINALITA’ DEL PROGETTO

Inail Umbria e Inca CGIL Umbria hanno promosso il progetto «LAVORO E BENESSERE: prevenire e riconoscere il burnout nei luoghi di lavoro» per contribuire a prevenire i fenomeni di stress lavoro correlato e della sindrome del Burnout che si manifesta con sempre piu’ frequenza tra coloro che svolgono le professioni nel settore sanitario cosiddette Helper

Il Burnout è stato inserito dall’Oms nella classificazione ICD-11 comesindrome concettualizzata risultante da stress cronico non gestito sul posto di lavoro”.

È caratterizzato da tre dimensioni:
1) sensazioni di esaurimento energetico o esaurimento;
2) aumento della distanza mentale dal proprio lavoro, o sentimenti di negativismo o cinismo legati al proprio lavoro;
3) un senso di inefficacia e mancanza di realizzazione.

Il burnout si riferisce specificamente ai fenomeni nel contesto professionale e non dovrebbe essere applicato per descrivere esperienze in altri settori della vita.

AZIONI PROGETTUALI

Il progetto prevede:

– Coinvolgimento negli obiettivi del programma di diverse tipologie di lavoratori, suddivisi per classi di rischio:

  • infermieri, assistenti sociali e professionisti del settore socio sanitario;
  • di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, rappresentanti del Servizio Prevenzioni, responsabili e coordinatori dei distretti e reparti coinvolti;
  • Medici del lavoro e medici competenti;

– Confronto e relazioni di scambio tra le categorie helper tramite un’attività in FAD sincrona specifica per ogni classe di rischio.

– Sviluppo di una campagna comunicativa tramite il sito www.lavoroebenessere.com, newsletters e campagna social di approfondimento.

Guarda il video di presentazione del progetto

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